(DOWNLOAD) "Antropologia Machiavellica." by Annali d'Italianistica * eBook PDF Kindle ePub Free
eBook details
- Title: Antropologia Machiavellica.
- Author : Annali d'Italianistica
- Release Date : January 01, 1997
- Genre: Language Arts & Disciplines,Books,Professional & Technical,Education,
- Pages : * pages
- Size : 174 KB
Description
Cio che piu colpisce in Machiavelli e la sincera antipatia per il momento storico in cui gli tocca vivere e con il quale ha un rapporto che e, al tempo stesso, di osmosi e di ribellione. Viene spesso in mente il Nietzsche anti-moderno di tre secoli e mezzo dopo; con in meno l'egocentrismo che colpira i post-romantici e con in piu un'ammirazione per la cattiveria che Nietzsche vorrebbe possedere ma che in Machiavelli e davvero genuina. Due idee che renderanno famoso il filosofo tedesco sono nettamente anticipate dal segretario fiorentino: il superomismo e gia presente nel Principe e nei Discorsi, e il superamento della distinzione etica fra il bene e il male e implicito ovunque nella sua opera. Per Machiavelli il terreno di applicazione e la politica, per Nietzsche sara un quadro di antropologia fantastica e pressoche onirica. Tipico di entrambi e l'atteggiamento volutamente blasfemo, che in parte si spiega con il rifiuto del moralismo dei loro padri e maestri, Schopenhauer e Wagner per l'uno, l'amato Dante e l'umanesimo fiorentino per l'altro. Come accade ai figli scontenti, la piu forte molla e il risentimento. Sia il superomismo che l'idea di poter superare la distinzione fra il bene e il male sono due idee decadenti, malgrado cio che ne pensano i loro formulatori. Il decadentismo e anzitutto un modo d'essere profondamente filiale: alle spalle c'e qualcuno che non si riuscira mai a superare e neppure a eguagliare. Ma il figlio scontento non perdera occasione di dichiararsi adulto a tempo pieno; il "perche non sono un decadente" assillera l'immaginazione nietzschiana, e qualcosa del genere accade a Machiavelli nel suo rimpianto di virtu trascorse e nel suo costante atteggiamento di guardare ai fatti della vita come un uomo che non batte ciglio. Il suo timore e di mostrare una qualsiasi emozione umana che non sia intinta di malignita, quasi quest'ultima fosse un segnale di aristocrazia dello spirito; e la passione viene riservata a ideali di conquista politica e di guerra. Una passione fredda come quella del cartografo e del giocatore; una passione di chi teme di vivere ai margini della vita. Una passione decadente.